Sono circa trentamila gli incidenti che ogni anno si registrano sulle piste da sci in Italia. Di questi, il 5% è piuttosto grave, tanto da richiedere un ricovero ospedaliero e, talvolta, un intervento chirurgico. I traumi più frequenti sono distorsioni, fratture, lussazioni. Inciampare, cadere o scontrarsi con un altro sciatore sono episodi che possono capitare a chiunque, al di là della bravura e dell’esperienza. Ne parla il sito d’informazione medico-sanitaria dottoremaeveroche.it.
Un articolo di Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)
Questo è un articolo tratto da dottoremaeveroche.it. Il sito offre alla popolazione un’informazione accessibile, scientificamente solida e trasparente, e ai Medici strumenti comunicativi nuovi. Dottoremaeveroche.it collabora regolarmente con l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano per pubblicare e divulgare informazioni sanitarie.
Per evitare le cadute è fondamentale una specifica preparazione fisica ed è altrettanto importante rispettare le regole di sicurezza e informarsi sulle condizioni meteo. Con consapevolezza e cautela è possibile trascorrere piacevolmente il tempo all’aria aperta, svolgendo un’attività fisica salutare per adulti e bambini, senza correre rischi.
Dottore, quali sono i rischi che si corrono sciando?
Gli infortuni più frequenti sulle piste da sci riguardo gli arti inferiori. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità e della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) accadono soprattutto incidenti che causano distorsioni del ginocchio, con o senza lesioni dei legamenti (come il crociato anteriore), oltre a fratture di tibia e perone e delle articolazioni più esposte ai movimenti necessari per questo sport.
Non mancano traumi più lievi, come le contusioni o le ferite, spesso dovute a scontri con altri sciatori o con ostacoli ai lati delle piste. In questo caso, non sempre è necessario l’intervento medico: basta riposo e osservazione.
Sono invece meno frequenti le lesioni agli arti superiori, come all’articolazione della spalla, quando si cerca di attutire la caduta. Altrettanto rari ma più pericolosi sono i traumi che interessano le zone del cranio e del viso [1].
Gli incidenti citati avvengono per lo più cadendo o scivolando, mentre circa l’11% di casi riguarda la collisione con altre persone. Coinvolgono, comunque, qualunque tipo di sportivo, più spesso chi frequenta le piste rosse e blu. Sono invece meno interessati i percorsi più estremi, contraddistinti dal colore nero: in questo caso, gli incidenti avvengono in seguito a salti e manovre spericolate [2,3].
Praticare snowboard è più pericoloso?
Gli infortuni che abbiamo citato riguardano sia lo sci alpino che altre varianti, come lo sci di fondo e lo snowboard, cioè lo sport praticato sulla tavola e senza bastoncini. In questo caso, le cadute portano a utilizzare le mani e i traumi più frequenti interessano il polso o il gomito. Secondo uno studio quadriennale condotto in California, il rischio di infortunio agli arti superiori è più elevato tra gli snowboarder che tra gli sciatori, e la maggior parte degli incidenti accade ai principianti. Se i nuovi appassionati di sci sono più propensi a prendere lezioni, gli snowboarder tendono a essere più autodidatti e a sottovalutare maggiormente l’importanza della preparazione atletica [4].
Dottore, è necessario essere allenati prima di inforcare gli sci?
Certamente sì, la preparazione e l’allenamento sono fondamentali. Secondo la SIOT è raccomandabile cominciare in largo anticipo, già dopo l’estate, esercitandosi almeno due volte a settimana. L’obiettivo è migliorare la flessibilità dei muscoli (che sostengono le ossa) e perfezionare i movimenti specifici. Prima di affrontare una giornata sulle piste, inoltre, occorre dedicare qualche minuto al riscaldamento e allo stretching delle articolazioni. Per prevenire incidenti e infortuni, è altrettanto importante conoscere le regole per la sicurezza sulle piste da sci [2].
Cosa occorre sapere sulle misure di sicurezza?
Per evitare i traumi più gravi bisogna dotarsi di dispositivi di sicurezza come il casco, i guanti e altre protezioni (come il paraschiena) ed è bene verificare che scarponi, sci o tavole da snowboard siano in ottimo stato e adeguati alla propria corporatura e all’attività che si intende praticare.
Sebbene non siano dotazioni obbligatorie per i maggiori di 14 anni di età, sono utili per garantire l’incolumità di adulti e bambini. Gli incidenti con gli altri sciatori si possono evitare rispettando la velocità, la distanza di sicurezza, non andando fuoripista o lungo piste già troppo affollate.
Non sottovalutare, infine, le condizioni meteo, informandosi sulla visibilità e sulla presenza di ghiaccio come di neve fresca [2,5].
Dottore, occorre sapere altro?
Quando si è sulle piste, sciatori e snowboarder sono spesso richiamati dai rifugi anche per combattere il freddo (ma siamo sicuri che bere alcolici ci scaldi?). Ricordiamoci, però, che bisognerebbe evitare di mettersi in pista dopo aver bevuto alcolici, proprio come faremmo prima di metterci alla guida. E, come negli altri sport, è bene seguire una dieta leggera. Quindi sì al bombardino ogni tanto, ma a fine giornata!
Dottore, ma sciare fa bene alla salute?
Seguendo le regole di cui abbiamo parlato non esistono controindicazioni a una settimana bianca, a ogni età, se in buona salute. L’attività sciistica è salutare per la muscolatura degli arti inferiori, migliora l’equilibrio e la mobilità. Come tutte le attività sportive intense, anche sciare contribuisce alla prevenzione delle patologie cardiovascolari e migliora il metabolismo [1].
Se associato a una adeguata preparazione, lo sci è un allenamento completo [6]. In più, permette di trascorrere del tempo all’aria aperta, e tendenzialmente pulita, favorendo – come abbiamo visto nella scheda “Lo sport fa davvero bene al cervello?” – riduzione dello stress e benessere psicofisico.
Bibliografia
- 1 . Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia. “Infortuni sugli sci: il vademecum della SIOT per evitarli”. Pubblicato il 6 dicembre 2023
- 2 . Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia. “Infortuni sulla neve, gli Ortopedici di SIOT: Arrivare in montagna preparati è la prima prevenzione utile”. Pubblicato il 16 dicembre 2024
- 3 . Hume PA, Lorimer AV, Griffiths PC, et al. “Recreational Snow-Sports Injury Risk Factors and Countermeasures: A Meta-Analysis Review and Haddon Matrix Evaluation”. Sports Med 2015 Aug;45(8):1175-90
- 4 . Davidson TM, Laliotis AT. “Snowboarding injuries, a four-year study with comparison with alpine ski injuries”. West J Med 1996;164(3):231-237
- 5 . Federazione Italiana Sport Invernali. “Sicurezza in pista”. Pubblicato il 23 luglio 2014
- 6 . Burtscher M, Federolf PA, Nachbauer W, et al. “Potential Health Benefits from Downhill Skiing”. Front Physiol 2019;9:1924
Autrice
Maria Frega è sociologa, specializzata in comunicazione, e scrittrice. Si occupa di scienza, innovazione e sostenibilità per un’agenzia di stampa e altri media. Sugli stessi temi cura contenuti per testi scolastici e organizza eventi di divulgazione con associazioni ed enti pubblici. È inoltre editor di saggistica e tiene corsi di scrittura anche nelle scuole e in carcere. Tutti gli articoli di Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)
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