A differenza di quanto si crede, bere acqua e bicarbonato non aiuta a digerire. Al contrario, però, può aiutare contro l’acidità di stomaco. Ma come mai? Il sito d’informazione medico-sanitara dottoremaeveroche.it fornisce utili delucidazioni al riguardo.
Un articolo di Rebecca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)
Questo è un articolo tratto da dottoremaeveroche.it. Il sito offre alla popolazione un’informazione accessibile, scientificamente solida e trasparente, e ai Medici strumenti comunicativi nuovi. Dottoremaeveroche.it collabora regolarmente con l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano per pubblicare e divulgare informazioni sanitarie.
Teniamo presente che il bicarbonato è un agente antiacido e pertanto riduce l’acidità che, però, è un fattore essenziale per la digestione. Inoltre, quando lo ingeriamo, il bicarbonato interagisce con l’acido cloridrico dei succhi gastrici presenti nel nostro stomaco, producendo quella anidride carbonica che può provocare una sensazione di gonfiore. Fin quando – con l’eruttazione – non ce ne liberiamo. Che il bicarbonato aiuti la digestione è dunque un’illusione. Ingerirlo provoca una sensazione di disagio ed è proprio liberandocene che proviamo sollievo. Ruggero Rollini, chimico e divulgatore scientifico, lo spiega molto bene in questo video [1].
Dottore, quindi non devo prendere il bicarbonato se ho mangiato troppo?
Probabilmente ci metterete un po’ di più a digerire. Ma, come abbiamo detto, può essere usato come antiacido. “Il bicarbonato, sotto forma di bicarbonato di sodio, viene talvolta utilizzato come antiacido per contribuire ad alleviare i sintomi della dispepsia, caratterizzata da fastidio o dolore nella parte superiore dell’addome spesso associato a gonfiore, eruttazioni e bruciore di stomaco.
Il bicarbonato funziona come antiacido neutralizzando i succhi gastrici. Tuttavia, la sua efficacia può variare da persona a persona e deve essere usato con cautela”, spiega a Dottore ma è vero che Maurizio Koch, primario emerito di Gastroenterologia dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma.
L’importante è che non lo prendiate se assumete medicinali perché i farmaci, per funzionare al meglio, potrebbero avere bisogno di determinate condizioni gastriche che è opportuno non alterare. In ogni caso se la sensazione di acidità non è occasionale, ma è persistente o ricorrente, è meglio che ne parliate con il vostro medico, che potrebbe decidere di prescrivervi degli antiacidi o degli esami per capirne la causa [2].
Dottore, di che farmaci parla?
Gli antiacidi sono farmaci da banco che contrastano l’acidità dello stomaco dando sollievo immediato a dolore, bruciore e altri disturbi provocati da un’eccessiva produzione di acido cloridrico (iperacidità gastrica) [2]. Proprio perché, come abbiamo visto, il bicarbonato di sodio aiuta a combattere l’acidità di stomaco, molti di questi farmaci lo contengono.
Queste categorie di farmaci, però, risolvono solo temporaneamente il problema dell’acidità. In alcuni casi, inoltre, possono danneggiare la mucosa gastrica, innescando il cosiddetto “effetto rebound”: più si innalza il pH dello stomaco per ridurne l’acidità, più, paradossalmente, aumenta la produzione di acido da parte dello stomaco, che tenta in tutti i modi ristabilire la sua funzionalità.
Dottore, ma il bicarbonato può anche danneggiare lo stomaco?
È certamente un caso limite e molto raro, ma è possibile. Dalla reazione chimica tra bicarbonato e l’acido cloridrico presente nel nostro stomaco, infatti, vengono prodotti sotto forma di gas cloruro di sodio, sale e anidride carbonica. Se lo stomaco è già pieno, dopo una mangiata abbondante, accompagnata magari da qualche bevanda gassata, ulteriore gas può dilatarlo in maniera eccessiva e produrre una lesione a livello delle pareti dell’organo.
In generale, comunque, proprio perché il bicarbonato di sodio può alterare le condizioni ottimali del nostro stomaco, va assunto con cautela. Inoltre, l’utilizzo del bicarbonato di sodio può imporre un carico aggiuntivo sui reni, responsabili del mantenimento dell’equilibrio acido-base e idro-salino nel corpo, e alterare gli equilibri corporei. Per questi motivi è meglio non far assumere bicarbonato ai bambini, che hanno un sistema digestivo e renale meno maturo e resistente rispetto agli adulti, a chi ha patologie renali preesistenti e alle donne in gravidanza.
Non sono da sottovalutare anche gli effetti collaterali meno frequenti, come crampi allo stomaco, flatulenza, distensione addominale, ma anche difficoltà a respirare, aumento della pressione arteriosa, eccessiva ritenzione idrica e edema polmonare [3].
Almeno posso usare il bicarbonato per disinfettare e pulire la casa?
A questa domanda risponde Dario Bressanini, anche lui chimico e divulgatore scientifico, in un intero capitolo del suo libro “La scienza delle pulizie. La chimica del detersivo e della candeggina, e le bufale sul bicarbonato” [4].
Bressanini spiega che il bicarbonato “non sbianca, non disinfetta, non igienizza e non lava”. Ma quindi a cosa serve? Può servire per pulire il frigorifero e il contenitore della raccolta dell’umido dai liquidi rilasciati dagli alimenti e per assorbirne gli eventuali odori (attenzione, però: funziona solo con i residui degli alimenti acidi quindi, ad esempio, non col pesce).
Un altro mito da sfatare è l’utilizzo del bicarbonato combinato all’aceto: “Ogni volta che qualcuno suggerisce di mescolare aceto e bicarbonato per pulire, un chimico muore. Non solo è un mix inutile, ma a volte può essere anche controproducente perché si annullano a vicenda. Miscelando insieme questi elementi, infatti, si verrà a formare una schiuma, perché reagendo tra loro, si trasformano in acqua, anidride carbonica e acetato di sodio, sostanza leggermente alcalina ma priva di proprietà pulenti”, spiega Bressanini.
Bibliografia
- 1 . Rollini R. “NON bere ACQUA e BICARBONATO per Digerire”. YouTube, 20 luglio 2021
- 2 . Istituto Superiore di Sanità. “Farmaci antiacidi”. ISSalute, 12 giugno 2019. Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre 2021
- 3 . Humanitas. “Bicarbonato di sodio”. Ultimo accesso: 17 ottobre 2023
- 4. Bressanini D. “La scienza delle pulizie. La chimica del detersivo e della candeggina, e le bufale sul bicarbonato”. Gribaudo, 2022
Autrice
Rebecca De Fiore ha conseguito un master in Giornalismo presso la Scuola Holden di Torino. Dal 2017 lavora come Web Content Editor presso Il Pensiero Scientifico Editore/Think2it, dove collabora alla creazione di contenuti per riviste online e cartacee di informazione scientifica. Fa parte della redazione del progetto Forward sull’innovazione in sanità e collabora ad alcuni dei progetti istituzionali con il Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio.
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